Cappella di famiglia: leggi e come ottenerla

27 Agosto 2024
Agenzia Funebre Il Cero
Cappella di famiglia leggi e come ottenerla Viterbo

Le cappelle di famiglia rappresentano uno dei simboli più affascinanti e duraturi del legame tra memoria, tradizione e architettura. Queste strutture, spesso presenti nei cimiteri, non sono semplicemente luoghi di sepoltura, ma vere e proprie testimonianze della storia familiare, della cultura e dell’arte funeraria. Scopri tutto su cappella di famiglia leggi e come ottenerla con il nostro servizio di Pompe Funebri Viterbo.

Origini e Storia della cappella di famiglia

Le cappelle di famiglia hanno radici antiche, risalenti all’epoca romana e medievale, quando le famiglie nobili e influenti commissionavano mausolei e tombe monumentali per onorare i loro defunti. Nel corso del tempo, queste strutture hanno evoluto la loro funzione e il loro aspetto, diventando spazi dedicati non solo alla memoria, ma anche alla preghiera e alla contemplazione.

Durante il Rinascimento, con l’affermarsi dell’umanesimo e la rinascita delle arti, le cappelle di famiglia divennero luoghi di grande sperimentazione artistica. Scultori, pittori e architetti famosi venivano spesso incaricati di decorare questi spazi con opere d’arte che riflettevano il prestigio e il gusto della famiglia committente.

Le cappelle di famiglia svolgono diverse funzioni, sia pratiche che simboliche. Oltre a essere il luogo di sepoltura per i membri della famiglia, esse rappresentano uno spazio sacro dove i vivi possono ricordare e pregare per i loro cari. La presenza di altari, statue, e spesso vetrate colorate, contribuisce a creare un’atmosfera di solennità e raccoglimento.

Dal punto di vista simbolico, la cappella di famiglia è un segno di continuità e di radicamento. Essa racconta la storia di generazioni, tramandando il ricordo di chi non c’è più e celebrando le tradizioni familiari. Le epigrafi e le iscrizioni, i ritratti e le sculture sono tutti elementi che contribuiscono a mantenere vivo il legame tra passato e presente.

Chi può essere seppellito nella cappella di famiglia

La cappella di famiglia, denominata anche edicola gentilizia, rappresenta un edificio in muratura all’interno del quale trovano collocazione i loculi destinati ad accogliere le spoglie dei defunti appartenenti al medesimo nucleo familiare.

Oltre allo spazio per i loculi, questa struttura comprende aree dedicate alla conservazione di ceneri o resti ossei, con una capienza massima di 12 posti.
Pur costituendo un’opera edile di una certa rilevanza, nei campisanti è possibile rinvenire anche edicole funerarie, ossia costruzioni private di caratteristiche più modeste rispetto alle edicole gentilizie.
Le edicole funerarie possono essere distinte in tre tipologie principali a seconda dei materiali impiegati e delle tecniche costruttive adottate: in cemento e marmo, in muratura con mattoni a vista e prefabbricate. Quest’ultima soluzione rappresenta l’opzione economicamente più vantaggiosa, essendo realizzata mediante l’assemblaggio di moduli prefabbricati in laterizio oppure in calcestruzzo.

Come viene realizzata l’opera

L’architettura delle cappelle di famiglia varia notevolmente in base all’epoca e alla regione, ma è sempre caratterizzata da un’attenzione particolare ai dettagli e alla qualità dei materiali. In Italia, ad esempio, è possibile trovare cappelle che spaziano dal gotico al barocco, fino al neoclassico e al liberty.

Ogni cappella è unica, riflettendo il gusto e le possibilità economiche della famiglia che l’ha commissionata. Le decorazioni interne, spesso ricche di simboli religiosi e allegorici, sono realizzate con grande maestria, utilizzando materiali pregiati come marmo, bronzo, e mosaici.

La nostra agenzia funebre Viterbo consente di realizzare cappelle di famiglia grazie al supporto di architetti specializzati, che si occupano dell’intero processo di realizzazione seguendo i gusti dei committenti.

Come si ottiene una cappella di famiglia

Il primo passo fondamentale per realizzare una cappella di famiglia è richiedere la concessione dell’area cimiteriale destinata all’edificazione di questa struttura. Tale richiesta va inoltrata compilando un’apposita domanda in bollo, utilizzando l’apposito modulo disponibile presso l’amministrazione comunale di riferimento.

Le concessioni degli spazi cimiteriali vengono assegnate in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e in funzione della disponibilità delle aree adibite a questo scopo all’interno del camposanto.

Una volta ottenuta la concessione dello spazio, si può procedere con la fase di progettazione e successiva costruzione della cappella.

Al termine dei lavori di edificazione della struttura, si potrà dare corso alla personalizzazione della cappella mediante l’installazione degli elementi decorativi e di arredo scelti dal committente, come vetrate, rifiniture, vasi per fiori, lumini e, naturalmente, i loculi personalizzati destinati ad accogliere le spoglie dei defunti.

In questo modo, seguendo l’iter procedurale previsto, sarà possibile realizzare un luogo di raccoglimento e commemorazione dei propri cari defunti, plasmato secondo le proprie preferenze estetiche e in linea con le tradizioni familiari.

Quanto costa una cappella di famiglia

Un aspetto cruciale da considerare quando si desidera realizzare una cappella di famiglia, detta anche Edicola Gentilizia, è rappresentato dai costi complessivi dell’operazione. La voce di spesa principale è solitamente rappresentata dal canone di concessione dello spazio cimiteriale, il cui importo può variare sensibilmente a seconda delle determinazioni delle singole amministrazioni comunali.

A questa spesa iniziale si aggiunge il costo di edificazione della struttura, che dipende fortemente dalla tipologia di materiali impiegati e dallo stile architettonico prescelto. Generalmente, si può stimare un costo di partenza di circa 500 euro al metro quadrato, ma tale importo può aumentare qualora si desiderino elementi di pregio come decori particolari, rifiniture di pregio o materiali di alta qualità, che potrebbero incidere notevolmente sul preventivo finale presentato dall’impresa edile incaricata.

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