Documenti necessari per il funerale quali sono

4 Marzo 2024
Agenzia Funebre Il Cero
Documenti necessari per il funerale quali sono

La perdita di una persona cara è un momento difficile e doloroso, e organizzare un funerale può aggiungere ulteriore stress a un periodo già delicato. Una corretta preparazione e la raccolta dei documenti necessari possono facilitare il processo e garantire che tutto si svolga senza intoppi. In questa guida, esploreremo i documenti necessari per il funerale quali sono dopo la morte di una persona, così da poter affidare tutto il processo organizzativo a un’agenzia funebre, senza dover pensare alle scartoffie in un momento così doloroso, e chiariremo alcuni dubbi su testamento, cremazione, conservazione ceneri e altri elementi fondamentali dell’ultimo saluto.

Che documenti servono per il funerale?

La perdita di una persona cara è un’esperienza estremamente dolorosa e travolgente. In momenti come questi, la famiglia in lutto desidera poter dedicare il proprio tempo ed energie al lutto e al sostegno reciproco, piuttosto che dover affrontare la complessità delle pratiche burocratiche e documentali necessarie per organizzare un funerale. In risposta a questa esigenza, le Pompe Funebri il Cero emergono come un valido supporto, occupandosi di tutte le pratiche per garantire una cerimonia funebre rispettosa e senza intoppi.
Vediamo insieme documenti necessari per il funerale quali sono:

  • Il certificato di morte è il documento principale richiesto in tutte le procedure post-mortem. È emesso dall’ufficio di stato civile del luogo in cui è avvenuto il decesso ed è necessario per procedere con la sepoltura o la cremazione;
  • È fondamentale avere una copia del documento di identità del defunto per confermare la sua identità. Questo documento è richiesto per le pratiche legali e amministrative. stesso discorso vale per la tessera sanitaria;
  • Se il defunto ha redatto un testamento, è importante avere una copia ufficiale. Questo documento dettaglia le volontà del defunto riguardo alla distribuzione dei beni e può influenzare le decisioni prese durante la pianificazione del funerale; il testamento è valido solo se olografato e all’interno di esso il defunto può aver specificato il desiderio di essere sepolto o cremato;
  • Iscrizione Associazione Cremazione con tessera o contratto di iscrizione, utile per procedere alla cremazione del defunto se non specificato nel testamento olografato.

Affrontare la burocrazia e raccogliere i documenti necessari per organizzare un funerale può essere un compito travolgente e stressante, aggiungendo ulteriore peso ad un momento già difficile. Le Pompe Funebri il Cero comprendono il bisogno di alleggerire il carico di chi ha appena perso un caro e si impegnano a semplificare l’intero processo.
Dalla richiesta e ottenimento del certificato di morte all’organizzazione della sepoltura o cremazione, il personale qualificato si occupa di ogni dettaglio, permettendo alla famiglia di concentrarsi sul lutto e sulle memorie condivise.

Documenti da reperire e ruolo dell’agenzia funebre

Nonostante l’elenco di documenti da reperire, è bene specificare che la maggior parte di questi vengono richiesti da parte dell’agenzia funebre, il cui compito in questa prima fase è quello di esulare i familiari del defunto dal peso delle pratiche burocratiche. Per questo, se il decesso avviene in casa, ai parenti non spetta altro compito che quello di contattare la nostra Agenzia funebre Viterbo, chiamare il medico per certificare il decesso e fornire documento di identità e tessera sanitaria. Se, invece, la morte avviene in una struttura sanitaria, bisogna solo presentare documenti di identità e la richiesta di concessione di un loculo. Dunque, la maggior parte dei documenti viene poi reperita dai nostri esperti, che si recano anche in Comune per ottenere il Certificato di Morte.

Come dare disposizioni per il proprio funerale? I documenti necessari

La decisione di optare per la cremazione rappresenta innanzitutto una scelta personale. Nei confini dei diritti personalissimi, infatti, rientra anche la facoltà di decidere, per il periodo successivo alla propria morte, il luogo e la tipologia di sepoltura o pratica funebre.
Di conseguenza, chi decide di essere cremato dopo la propria morte deve manifestare tale volontà in vita attraverso le forme consentite dalla legge, ovvero:

  • Comunicando la decisione ai parenti più prossimi, affinché possano attuare le sue volontà;
  • Scrivendo un testamento olografo (che deve essere reso pubblico), esprimendo chiaramente il desiderio di essere cremato;
  • Includendo la volontà di essere cremato in un testamento redatto da un notaio;
  • Iscrivendosi a un’associazione di cremazione, che ha l’obiettivo di favorire la cremazione, raccogliere le volontà, conservarle e attuarle.

Come si conservano le ceneri dopo la cremazione?

Le ceneri del defunto, contenute in apposite urne cinerarie, possono trovare collocazione nel “cinerario comune” dei cimiteri, nelle cellette cinerarie o nei loculi dei camposanti. Esiste anche la possibilità di conservarle in casa in un’urna personalizzata, o di trasformarle in un anello con diamante, per esempio.

È però fondamentale notare che:

  • Il defunto deve aver esplicitamente espresso questa volontà;
  • L’urna deve essere rigorosamente sigillata;
  • Devono essere indicati i dati anagrafici del defunto.


La consegna alle famiglie deve essere formalizzata attraverso un verbale e deve garantire che i luoghi in cui le urne sono collocate siano protetti da profanazioni, e cioè che l’urna non possa essere rimossa. Una volta affidata, l’urna non può essere spostata a discrezione, ad esempio, portandola in un’altra abitazione senza una specifica autorizzazione.

Si possono spargere le ceneri di un defunto?

Contrariamente alle notizie false del web che sostengono che le ceneri non possano essere immesse nell’ambiente, è bene sapere che questa pratica è legale anche in Italia, ma richiede l’autorizzazione dell’ufficiale di stato civile del comune in cui è avvenuto il decesso. La dispersione può inoltre avvenire solo in apposite aree dei cimiteri, noti come “giardini del ricordo,” o in spazi selezionati dal comune. La nostra agenzia funebre Viterbo si occupa anche di contattare il Comune nel quale avverrà lo spargimento delle ceneri, secondo le richieste del defunto o dei suoi familiari.

Quanto tempo deve passare dal decesso al funerale?

In Italia la normativa stabilisce che un funerale può essere effettuato legalmente dopo trascorse 24 ore dal decesso, sempre che la causa della morte sia naturale. Tuttavia, in caso di morte sospetta, è necessaria l’esecuzione di un’autopsia per determinare la causa del decesso.
Il momento del funerale dopo un’autopsia è una questione di grande interesse per le famiglie coinvolte. In situazioni di morte sospetta, come quando il decesso avviene in luoghi pubblici o se il corpo viene ritrovato diversi giorni dopo la morte, l’autopsia può essere richiesta dal medico o dalla polizia. Questa procedura, sebbene fondamentale per accertare la verità sulla causa del decesso, può rappresentare un ulteriore momento difficile per i parenti, poiché può posticipare la data del funerale.
Per quanto riguarda la scadenza per un funerale dopo un’autopsia, la legge stabilisce tempi diversi rispetto a situazioni di decesso “normale” dovuto a malattie o infarti. In questi casi, il periodo tra il decesso e il funerale deve situarsi tra un minimo di 24 ore e un massimo di 6 giorni. Tuttavia, quando è necessaria un’autopsia medica o giudiziaria, tali tempistiche possono variare in base al tipo di autopsia eseguita.

Contattaci per ulteriori informazioni o per organizzare l’ultimo saluto al tuo caro defunto.

Contattaci su WhatsApp